Indice
- 1 Sul Canto armonico
- 1.1 Come funziona il canto armonico?
- 1.2 Tutti possono praticare il canto armonico?
- 1.3 Come si può imparare il canto armonico?
- 1.4 Che differenza c’è tra canto armonico, difonico e diplofonico?
- 1.5 Da dove proviene il canto armonico?
- 1.6 Praticare il canto armonico mi può rovinare la voce o le corde vocali?
- 1.7 Una donna può praticare il canto difonico?
- 2 Glossario
- 2.1 Frequenza, tono e nota.
- 2.2 Suono
- 2.3 Rumore
- 2.4 Spettro armonico – degli ipertoni – FISICA
- 2.5 Serie armonica (naturale) – MATEMATICA
- 2.6 Fondamentale
- 2.7 Tono parziale
- 2.8 Ipertono
- 2.9 Armonico / Armonica
- 2.10 Formante
- 2.11 Forma d’onda
- 2.12 Intervallo (musicale)
- 2.13 Temperamento equabile
- 2.14 12-TET o 12-EDO
- 2.15 Cent
- 2.16 Tratto vocale
Sul Canto armonico
Come funziona il canto armonico?
Il cantante sftutta le risonanaze delle cavità orali per filtrare la propria voce e far risaltare solo i toni armonici.
Tutti possono praticare il canto armonico?
Certo! I fenomeni alla base del canto armonico sono gli stessi che ci permettono di parlare. Dunque se sai parlare puoi anche imparare a cantare gli armonici. Basta solo esercitarsi per aumentare la precisione dei movimenti muscolari soprattutto di lingua e labbra.
Come si può imparare il canto armonico?
Principalmente per imitazione, come si è fatto per millenni, e con una pratica quotidiana anche di soli pochi minuti. Se poi si vuole perfezionare la pratica ed essere più consapevoli di cosa si sta facendo, il mio consiglio è di rivolgersi ad un insegnante specializzato.
Che differenza c’è tra canto armonico, difonico e diplofonico?
Assolutamente nessuna. Sono solo modi diversi per dercrivere lo stesso insieme di tecniche vocali. “Armonico” e “difonico” sono più diffusi, mentre “diplofonico” è un termine coniato da Demetrio Stratos negli anni ’70 e non si è mai molto diffuso.
Da dove proviene il canto armonico?
Il canto armonico che lo conosciamo oggi arriva dall’Asia centro-settentrionale, in particolare dalla Mongolia e dalle repubbliche russe di Tuva, Altaj e Chakassia. Queste tecniche sono giunte in Occidente tramite il lavoro di antropologi, etnomusicologi ed avventurieri.
In Occidente abbiamo adattato il timbro della voce al nostro gusto, rendendolo meno gutturale e più lirico.
Praticare il canto armonico mi può rovinare la voce o le corde vocali?
In generale no, anzi, è possibile rafforzare e tonificare le nostre corde vocali praticando il canto difonico con costanza. C’è da dire però che le tecniche tradizionali, le quali fanno uso di un timbro “di gola” molto gutturale, possono irritare la zona della glottide se non si è abituati. Indicativamente quindi, il canto di gola è da praticare con attenzione e non per periodi prolungati (per iniziare 5 minuti al giorno sono sufficienti e non pericolosi) aumentando gradatamente il tempo della performance.
Una donna può praticare il canto difonico?
E perché non dovrebbe?
La donna ha tendenzialmente un registro vocale più acuto e le cavità del tratto vocale più piccole dell’uomo. Questo potrebbe disorientare una donna che impara il canto difonico avendo come riferimanto un uomo. In rete vi sono tanti repeti audio e video in cui troviamo donne che cantano gli armonici. Il mio consiglio per le donne è dunque di partire imitando una donna.
Glossario
Frequenza, tono e nota.
La frequenza indica quente volte un corpo oscilla in un intervallo di tempo. Nel Sistema Internazionale l’unità di misura è l’Hertz (Hz) che indica quante vibrazioni avvengono in un secondo.
Il tono è un suono con una frequenza ben definita.
La nota è un tono culturalmente riconosciuto al quale, di solito, viene dato un nome.
Suono
Sensazione data dalla vibrazione di un corpo in oscillazione. Questa energia vibrazionale è percepita dall’apparato acustico.
L’orecchio umano può percepire suoni di frequenza compresa tra i 20 Hz e 20.000 Hz circa.
Rumore
E’ generalmente definito rumore un suono non desiderato. In particolare, in acustica, è un suono il cui spettro interessa tutte le frequenze / la cui energia è distribuita in modo omogeneo su tutte le le frequenze dello spettro.
Se l’energia è distribuita in modo costante su tutto lo spettro delle frequenze si parla di rumore bianco. Se la distribuzione è concentrata in alcune zone a discapito di altre, abbiamo altre definizioni, come rumore marrone o rumore rosa.
Spettro armonico – degli ipertoni – FISICA
L’insieme di tutte le frequenze armoniche rispetto alla fondamentale di un suono.
Serie armonica (naturale) – MATEMATICA
Una sequenza di valori numerici che sono in rapporto armonico tra loro.
Fondamentale
In fisica è la frequenza più bassa con maggiore intensità. E’ da questa che si generano gli armonici. In musica è la nota che da il nome all’accordo.
Tono parziale
Singolo tono sinusoidale, componente di una forma d’onda complessa. Esso è dipendente dal tono fondamentale. L’analisi di Fourier consiste proprio nella scomposizione di un suono complesso nelle sue componenti parziali.
Ipertono
Tono parziale con frequenza maggiore della fondamentale. Se le frequenze degli ipertoni sono multipli interi della frequenza della fondamentale, essi si dicono armonici o armoniche.
Armonico / Armonica
Ipertoni la cui frequenza è multipla della frequenza della fondamentale.
Formante
Zona dello spettro sonoro con un’intensità maggiore rispetto ad altre zone. In fonetica, ciascuna cavità del tratto orale ha una propria frequenza di risonanza. Su tale frequenza si concentra parte dell’energia acustica. Nella voce umana abbiamo tante formanti quante sono le cavità in cui transita il suono.
Forma d’onda
Rappresentazione grafica di un suono sull’oscilloscopio. Timbri differenti generano forme differenti.
È il profilo generato su un piano cartesiano dall’andamento del moto delle particelle di un corpo in vibrazione. Questo andamento descrive l’intensità dell’energia in funzione del tempo. Oltre alla sinusoide, che è la forma d’onda più semplice, abbiamo tre forme d’onda complesse: dente di sega, quadrata e triangolare.
Una forma d’onda complessa può essere scomposta, e dunque descritta, in una serie (infinita) di forme d’onda sinusoidali (vedi parziali).
[vai a wikipedia]
Intervallo (musicale)
La “distanza” tra due note. Nel sistema equabile la distanza la misuriamo in semitoni. Gli intervalli più importanti, che ritroviamo anche nei primi 8 armonici sono:
Unisono
Ottava
Quinta (perfetta)
Terza (maggriore)
Settima (minore)
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Temperamento equabile
12-TET o 12-EDO
12 Tone Equal Temperament: 12 toni equalmente temperati
12 Equal Division of the Octave: 12 uguali divisioni dell’ottava
Sono due denominazioni del temperamento equabile. Dato che la prima (TET) poteva portare ad ambiguità in quanto è possibile dividere equalmente un’unità differente dall’ottava (per esempio la quinta), alcuni preferiscono la seconda denominazione (EDO) in quanto viene specificata l’unità.
[vai a wikipedia]
Cent
Centesimo di semitono. Essendoci 12 semitoni in un’ottava, essa è composta di 1200 cent. E’ un’unità di misura logaritmica che è stata inventata per determinare intervalli più piccoli di un semitono. La divisione viene fatta in modo equabile. Dividendo l’ottava in 1200 cent, potremmo dire di avere un sistema di accordatura 1200-TET o 1200-EDO.
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Tratto vocale
Insieme degli organi interessati dalla fonazione. Il tratto vocale è compreso tra la glottide e le cavità del seno nasale.
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